Grazie Lizzette.

Mentre a Roma, a Berlino e a Barcellona sono circa le 9:20 di mattina, e molti di voi stanno iniziando una nuova giornata, o lo hanno appena fatto, qui, a Lima, sono le 3:20 della mattina, e io sto per andare a dormire.

I miei due zaini sono pronti, quasi tutti i vestiti sono puliti, piegati e compressi, le batterie si stanno caricando, e salvo sulla macchina fotografica le informazioni per raggiungere Simo Desio, una signora che mi ospiterà domani notte a Buenos Aires.

Oggi è un giorno pandamericanamente importante, si chiude la fase uno di questa avventura. Da domani sarò di nuovo al punto di partenza, un’altra volta mi aspetterà Gaia, una nuova esperienza di permacultura, e di nuovo dovrò pianificare la mia risalita verso il nord, stavolta attraverso il Brasile, probabilmente. Stavolta con una cognizione di causa maggiore, con una lingua in più, con qualche souvenir nello zaino, molte foto nel disco del computer, e un anno che inizia con molti interrogativi.

Ma soprattutto, da domani, sarò senza la mia compagna di viaggio e di vita ad accompagnarmi. Le vertiginose leggi del caos vogliono che si fermi qui, nella sua città, per incontrare la prossima tappa del suo futuro, i nostri cammini giungono ad un bivio. Questo post è per immortalare questo momento emozionante, e per dire grazie a lei, senza la quale non avrei mai deciso di venire in questo continente meraviglioso.

Grazie Lizzette, a presto.
Ti amo.