La soglia del silenzio

Forse la città deserta, forse il silenzio rotto solo dai treni che passano sotto la mia finestra o forse l’imminente partenza. Non lo so cosa mi ha riportato su questo blog, sono di nuovo in viaggio.

Stasera sono andato a mangiare un cevice de pescado vicino al Pigneto. Mi ha riportato in Peru. Il coriandolo e il peperoncino mi hanno fatto venire voglia di rimettermi sulla strada, di assaporare l’incertezza ancora una volta.

Tutto scorre, non puoi fermare il tempo, tic tac. Faresti meglio invece a salire sul treno in corsa, che sia un vagone passeggeri, una locomotiva a vapore o una montagna russa, non ti è dato scegliere. E così sono stato travolto dagli eventi di questo 2013. Ha preso il fugone alla velocità della luce e io a corrergli dietro, tra siti di pediatri, doppiatori isterici e camere d’aria.

Ho conosciuto gente della madonna, come il grande Massimo Corvo, direttore del doppiaggio, e i miei meccanici di bici preferiti Tudor e Nario.

Ho letto anche un paio di libri di viaggio notevoli:

– Robinson Crusoe, la storia di quello che può fare un uomo dotato di determinazione;

– Mondoviaterra di Eddy Cattaneo che è diventato il mio libro di viaggio preferito.

Ora si parte, martedì è il grande giorno numero mille. India sta volta. Mi emoziono solo a scriverlo. India.