Cicloturismo e arrampicata: il weekend perfetto?

Si è appena concluso un fantastico weekend di cicloturismo e arrampicata iniziato ieri mattina con un treno fino a Narni.

Scesi alla stazione abbiamo inforcato i cavalli metallici per dirigerci verso Ferentillo. La strada della Valnerina, con le sue fabbirche abbandonate, ci ha condotto attraverso le montagne.

Poco dopo Terni è iniziato un leggero falsopiano in salita, dopo poco ha fatto la sua apparizione attraverso la nebbia la Cascata delle Marmore.

Giunti a destinazione ci siamo riposati un po’ alla Mola del Sacramento per poi fare un salto al settore Balcone e arrampicare un po’, non dopo aver fatto un salto al Neraboulder.

Stamattina ci siamo invece dedicati al settore Le Mummie e abbiamo scalato un po’ su qualche quinto grado. Soddisfazioni e qualche volo non sono mancati, anche grazie alla ottima compagnia di Marzia, Edà, Manuel, Reza, Marilena e Laura.

La pioggia ci ha poi costretto a ritirare, ma dopo un paio di birrette il cielo si è aperto: siamo tornati in bici a Terni nell’aria fresca dell’autunno, con un bellissimo tramonto e una rinnovata voglia di stare in sella, di esplorare, di sentire il vento e la pioggia sulla pelle.

L’emozione di essere di nuovo in sella, di viaggiare con la bici carica di bagagli, di pedalare per andare da qualche parte e non solo per “allenarsi”, di essere autonomi, di essere pronti all’imprevisto, di essere aperti all’inaspettato che solo un viaggio in bici ti può dare mi hanno aperto il cuore, mi hanno fatto venire voglia di progettare la prossima avventura (e di comprarmi un’altra bici).

Finalmente si fa sul serio

Circa dieci anni fa aprii il mio primo blog, era ancora l’epoca di Blogspot, non mi era chiaro cosa fosse un blog e Facebook era soltanto uno dei tanti siti che si usavano (mi ricordo quando la sorella della mia ragazza mi spiegò cosa era Facebook!) Nessuno aveva uno smartphone e per fare le foto servivano ancora le macchine fotografiche (ancorché digitali). Avevo un blog ma non sapevo esattamente cosa scriverci.

Qualche anno dopo, per la precisione il 10 Agosto del 2010 aprii il mio secondo blog con questo post inaugurale: stavo per partire per una lunga avventura attorno al mondo e pensai che era il caso di documentare il mio viaggio, se non altro per me stesso (scoprii poi che il blog aveva un certo seguito di affezionati lettori).

E veniamo dunque a noi: ieri sera, dopo un paio di birre, mi sono deciso finalmente a registrare il mio dominio personale una volta per tutte. Tante volte mi ero soffermato a chiedermi quale sarebbe stato il nome del mio sito personale, che è come dare un nome a se stessi, trovando le soluzioni più fantasiose ma mai soddisfacenti. Finché ieri ho capito: Pandacurioso era perfetto. Panda perché è il mio nome di battaglia, e curioso perché sotto l’egida della mia curiosità avrei potuto scrivere di qualsiasi argomento, che è quello che mi accingo a fare su questo blog.

Così l’ho fatto, ho registrato il dominio, ho installato WordPress (con cui di recente mi sono trovato a lavorare, sta nascendo un grande amore tra noi), e mi sono trovato a maledire la tecnologia fino alle tre di notte per modificare il foglio di stile CSS

E adesso eccoci qua ad inaugurare questo nuovo capitolo, per lasciare una traccia di ciò che è, cercando di fregare il tempo, e riuscendoci anche un po’. Buona lettura.